Nell’epidemia italiana da Covid-19, i bambini e gli adolescenti, nella prima ondata, da febbraio a maggio, sono stati colpiti molto poco, grazie soprattutto al “confinamento” (lockdown), che li ha preservati dai contagi. Hanno tuttavia subito il pesante impatto psicologico dell’isolamento. I casi sono stati circa 4000, con 4 decessi (bambini con co-morbilità) e poche decine di casi gravi. Nel periodo post-lockdown, con la ripresa della socialità, l’epidemiologia è cambiata e, a metà settembre, la percentuale è passata, come documenta la Società Italiana di Pediatria (SIP) dal 2,2% del primo periodo al 12,8%. I dati in letteratura portano a ritenere che bambini e adolescenti abbiano una minore suscettibilità a infettarsi rispetto agli adulti, e i bambini (ma non gli adolescenti) svolgano un ruolo minore rispetto agli adulti nella trasmissione del contagio e raramente portino loro il virus nella propria casa. Anche in ambito scolastico la maggior parte dei casi sono contratti fuori dal contesto classe. Resta pesante, al di là della scarsa gravità clinica, l’impatto della pandemia su una generazione di minori cui il Covid-19 sta rubando il presente e forse il futuro.
Per approfondire:
COVID-19 infection prevalence in pediatric population: Etiology, clinical presentation, and outcome. Alsohime F, Temsah MH, Al-Nemri AM et al. J Infect Public Health. 2020 Oct 20:S1876-0341(20)30687-0. doi: 10.1016/j.jiph.2020.10.008.
SARS-CoV-2 infections in children and young people. Felsenstein S, Hedrich CM. Clin Immunol. 2020 Nov;220:108588. doi: 10.1016/j.clim.2020.108588.
Rapid Systematic Review: The Impact of Social Isolation and Loneliness on the Mental Health of Children and Adolescents in the Context of COVID-19. Loades ME, Chatburn E, Higson-Sweeney N et al. J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2020 Nov;59(11):1218-1239.e3. doi: 10.1016/j.jaac.2020.05.009.
