Si avvicina la fatidica data del 15 settembre con la prevista riapertura degli istituti scolastici per l’anno 2021/2022, ma le incertezze e le preoccupazioni dello scorso anno si riaffacciano.
“In presenza senza se e senza ma”, sostiene il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: “la scuola in presenza è la nostra priorità assoluta”.
Purtroppo l’Italia è stato il Paese europeo che più a lungo ha fatto ricorso alla didattica a distanza e i risultati delle prove “Invalsi” che misurano i livelli di apprendimento mostrano un generale peggioramento.
Quello che potrebbe fare la differenza rispetto ai due anni scolastici precedenti è la vaccinazione. Mentre le problematiche di garanzia di distanziamento, uso di mascherine, limitazione degli assembramenti, mezzi di trasporto affollati, persistono come gli anni passati. Tutto ciò fa prospettare purtroppo al momento un altro anno da vivere in emergenza come parte del 2019/2020 e il 2020/2021.
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Per approfondire:
Science Brief: Transmission of SARS-CoV-2 in K-12 Schools and Early Care and Education Programs – Updated. July 9, 2021. https://www.cdc.gov/
COVID-19 in children and the role of school settings in transmission – second update. 8 Jul 2021. https://www.ecdc.europa.eu/en/