“Continueremo il lavoro svolto negli anni precedenti da Gabriella Pozzobon”- afferma il neo presidente- “e abbiamo adottato una definizione allargata di adolescenza che comprenda anche il giovane adulto, quindi un’età che finisce a 24 anni”. Aggiunge Grossi: “abbiamo anche l’obiettivo di occuparci della gestione della transizione della malattia cronica a insorgenza pediatrica, per esempio cardiopatie congenite severe, o patologie oncologiche curate ma che necessitano di una sorveglianza costante per tutta la vita per gli eventi avversi legati alle terapie”. “Naturalmente”- assicura Grossi- “terremo fermo il passo sulla medicina dell’adolescenza con tutte le problematiche esistenziali, comportamentali, scolastiche di questa fascia di età”.
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