Disagio adolescenziale in pandemia

Condividi:

I ragazzi e le ragazze tra 12 e 18 anni che hanno bisogno di un’assistenza urgente per la salute mentale, con quadri clinici gravi, sono aumentati in modo significativo durante la pandemia, come documentato dai dati degli studi nazionali e internazionali e dalle testimonianze di psichiatri, psicologi, medici dei pronto soccorso e operatori sociali. In tutta Italia gli ospedali sono stati costretti ad aumentare i posti letto nei reparti di neuropsichiatria infantile. I dati italiani non sono ancora disponibili, ma negli Stati Uniti, nei primi sei mesi del 2021 gli ospedali psichiatrici hanno segnalato un aumento del 45% del numero di casi di autolesionismo e tentativi di suicidio tra 5 e 17 anni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un’indagine interessante del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (CNOP), pubblicata lo scorso ottobre, basata sulle risposte di 5.621 psicologi, rivela che i pazienti in terapia con meno di 18 anni sono aumentati del 31%. La psicopandemia è un’onda lunga di disagio e disturbi psicologici che durerà anni e interessa quote importanti della popolazione. L’adolescenza è caratterizzata da quattro caratteristiche mentali, definite dal neuropsichiatra americano Dan Siegel: la ricerca di novità, il coinvolgimento sociale, la maggiore intensità emotiva e l’esplorazione creativa. La pandemia ha sconvolto queste caratteristiche, in particolare il coinvolgimento sociale che consente agli adolescenti di formare un’identità attraverso la relazione con i compagni, come un riflesso in cui rivedere le proprie paure e perplessità. Confrontarsi con i pari è essenziale perché definisce come mi presento al mondo e contribuisce ad acquisire consapevolezza di se stessi, della propria identità. L’aspetto più grave è stato il mancato riconoscimento della grande rinuncia che è stata chiesta agli adolescenti. Chi aveva più risorse familiari, economiche, spazi e reti sociali più solide è stato comunque male, ma in molti casi è riuscito a reggere con più efficacia rispetto a chi non aveva queste risorse. Ragazzi e ragazze che avevano già difficoltà, in contesti più vulnerabili, hanno avuto conseguenze più gravi.

Vai all’articolo:

https://www.ilpost.it/2022/01/16/salute-mentale-adolescenti-epidemia/?fbclid=IwAR29ZBvGhCTSmV0nXW0t-7KwG9xdvSxTFwCY3Yjriuzz0gwcZg5uZXlSii8

Per approfondire:

Rapid Systematic Review: The Impact of Social Isolation and Loneliness on the Mental Health of Children and Adolescents in the Context of COVID-19. Loades ME, Chatburn E, Higson-Sweeney N, et al. J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2020 Nov;59(11):1218-1239.e3. doi: 10.1016/j.jaac.2020.05.009.

COVID-19 pandemic impact on children and adolescents’ mental health: Biological, environmental, and social factors. de Figueiredo CS, Sandre PC, Portugal LCL, et al. Prog Neuropsychopharmacol Biol Psychiatry. 2021 Mar 2;106:110171. doi: 10.1016/j.pnpbp.2020.110171.

Risk and Protective Factors for Prospective Changes in Adolescent Mental Health during the COVID-19 Pandemic. Magson NR, Freeman JYA, Rapee RM, et al. J Youth Adolesc. 2021 Jan;50(1):44-57. doi: 10.1007/s10964-020-01332-9.