Riparare i conflitti: un nuovo paradigma per gestire le relazioni a scuola

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L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), Carla Garlatti, ha concluso con un evento a Milano, il 16 maggio, nel Teatro Puntozero presso l’istituto penale minorile “Cesare Beccaria”, la seconda edizione del progetto “Riparare: conflitti e mediazione a scuola”, realizzato in collaborazione con la cooperativa Dike e l’Istituto Don Calabria. Il progetto vuole educare a risolvere i conflitti che nascono nella comunità scolastica e che coinvolgono studenti, professori, genitori, dirigenti scolastici, personale Ata, personale amministrativo, con lo strumento della mediazione e non della punizione (sanzioni disciplinari tradizionali come note, sospensioni etc.). La mediazione punta a ricostruire la relazione tra le persone coinvolte nel conflitto, cui viene offerta l’opportunità di un confronto in uno spazio protetto di ascolto e di parola, con l’accompagnamento di un mediatore. Si avrà così modo di restituire dignità ai vissuti e alle narrazioni di ciascuno e aprire un dialogo attraverso un incontro con l’altro. Il metodo della riparazione affronta le esperienze di offesa, umiliazione, ingiustizia che fanno perdere la fiducia negli altri e si prende cura delle conseguenze negative che nascono dai conflitti della vita quotidiana e che possono avere un peso sul benessere individuale e collettivo. La scuola riparativa restituisce un ruolo attivo ai protagonisti del conflitto ma anche a tutta la comunità scolastica. La mediazione facilita il riconoscimento reciproco e permette di progettare in modo condiviso azioni che riparano, anche a visibilità collettiva, e che sono rivolte al futuro. i principi cardine della mediazione sono: volontarietà, confidenzialità, gratuità, non giudizio. “Occorre far crescere la cultura della mediazione per fondare una società più equa e pacifica, improntata alla reciproca comprensione e alla responsabilità. Auspico che il percorso di mediazione scolastica divenga strutturale nel Paese come formazione di ogni studente. La mediazione rappresenta anche una risposta al bullismo e al cyberbullismo e costituisce una risorsa preziosa non solo in ambito scolastico, ma anche come modalità per affrontare la vita e costruire un mondo migliore nel quale la gestione dei conflitti passi attraverso il dialogo e la comunicazione delle emozioni, trasformandosi in opportunità di cooperazione e crescita”, ha dichiarato la Garlatti. Nel corso dell’evento è stato presentato il “Manifesto per le scuole riparative”, in 10 punti che chiariscono il paradigma della riparazione nell’ambito scolastico.

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https://www.agensir.it/italia/2023/05/20/scuole-riparative-garlatti-far-crescere-la-cultura-della-mediazione-per-fondare-una-societa-piu-equa-e-pacifica/?fbclid=IwAR07yXqRpSnCty1RZyHuQfND5jyUSUDN7XdU5ZZtHO2xg4a1ncXoBXNoX3Q