A seguito della pandemia di COVID-19, la letteratura scientifica internazionale ha ampiamente descritto
aumento di frequenza e gravità di fragilità psichica e disagio mentale tra i giovani adulti. Tra le risorse dei
giovani, le ricerche hanno evidenziato la loro competenza creativa e la capacità di attingere a una rete
sociale. Questo studio transnazionale ha indagato se i fattori di creatività come la personalità creativa e il
pensiero divergente (per cui si intende la capacità di produrre risposte originali, inusuali, alternative ed
efficaci per la soluzione di un compito o problema) insieme al supporto sociale predicono la resilienza negli
studenti universitari, stratificati per genere e nazionalità, in un campione proveniente da Italia e Spagna,
Paesi europei del Mediterraneo particolarmente colpiti dalla pandemia. Per misurare questi costrutti sono
state utilizzate delle scale psicologiche scientificamente validate: la Creative Personality Scale, la Runco
Ideational Behavior Scale, la Multidimensional Scale of Perceived Social Support e la Connor Davidson
Resilience Scale. Hanno partecipato complessivamente 287 studenti universitari, 147 dall’Italia e 140 dalla
Spagna, con un’età media di 22 anni. I risultati mostrano che il pensiero divergente e il supporto sociale
sono stati predittori di resilienza per l’intero campione. Alla luce di questi risultati, gli autori suggeriscono
che potrebbe essere importante per le Università investire nel pensiero divergente e nel supporto sociale
attraverso workshop e attività, al fine di promuovere la resilienza degli studenti.
Vai all’articolo:
A De Lorenzo, T García, D Areces and E Rabaglietti. How Do Creativity and Social Support Affect the
Resilience of Mediterranean University Students? A Cross-National Study in the Post-Pandemic Period.
Adolescents. 2024;4(2), 311-323.
