Disturbi mentali nei giovani: allarme globale

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Disturbi mentali nei giovani quali depressione, ritiro sociale, rifiuto scolastico, autolesionismo, ansia,
disturbi del comportamento alimentare, ideazione suicidaria, sono in aumento ovunque nel mondo. Inoltre,
circa la metà dei problemi di salute mentale si manifesta entro i 18 anni. Nel mondo secondo l’UNICEF circa
1 adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni soffre di un disturbo mentale diagnosticato. In Europa i minori che
soffrono di un problema di salute mentale sono più di 11 milioni. L’8% degli adolescenti (15-19 anni) soffre
di ansia, il 4% di depressione. Il suicidio è la seconda causa di morte (circa 1 decesso su 6) dopo gli incidenti
stradali. All’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù le consulenze neuropsichiatriche presso il pronto soccorso
sono passate dalle 237 del 2013 alle 1.415 del 2023: aumento del 500%. Le malattie mentali rappresentano
la terza causa di accesso al pronto soccorso del Bambino Gesù dopo la disidratazione e la febbre. I
campanelli di allarme a cui i genitori devono prestare particolarmente attenzione sono i cambiamenti

emotivi e comportamentali rispetto alle normali abitudini di vita, soprattutto quando sono repentini e
prolungati nel tempo: rendimento scolastico, difficoltà nel dormire la notte, abitudini alimentari (mangiare
troppo, mangiare poco, mangiare male), abbandono di un’attività sportiva che si praticava con
soddisfazione, ritiro sociale, irritabilità e scontrosità, anedonia, cioè la difficoltà a provare piacere per le
cose che prima davano piacere. Tra i segni fisici, l’autolesionismo, in crescita soprattutto tra i giovani
adolescenti (13-14 anni), il repentino ed eccessivo aumento o la perdita di peso. I genitori sono chiamati
oggi da questa nuova sfida ad esserci di più con i loro figli.

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