Data:
16/10/2009 - 17/10/2009
Ora:
Tutto il giorno
Luogo
Hotel Splendid La Torre
Dal Neonato all’Adolescente: novità e vecchi problemi
L’utilizzo del GH nei soggetti SGA – Handover dal PdF al MMG
Si tratta di due giornate che hanno lo scopo di mettere a fuoco alcuni aspetti della salute all’inizio e alla fine dell’area pediatrica: la Neonatologia e l’ Adolescentologia.
Nella I giornata ci si occuperà dei neonati SGA (Small for Gestational Age), ovvero quei soggetti che presentano peso e/o lunghezza alla nascita inferiore al 3 percentile o alle – 2 DS, i quali, fino a pochi decenni fa, non venivano considerati dei “soggetti a rischio”.
Si è riscontrato, invece, che costoro presentano una probabilità maggiore di sviluppare, in età adulta, iposomia, sindrome metabolica e disturbi dell’attenzione.
Nonostante non risulti ancora del tutto chiarita l’etiologia che sottende l’associazione SGA e le patologie dell’età adulta (soprattutto per quanto riguarda la bassa statura) è stato approvato anche in Italia l’approccio terapeutico con l’ormone della crescita biosintetico, il cui costo – a differenza di altri paesi – rimane però a carico delle famiglie.
Obiettivo dell’incontro è quello di creare una maggior collaborazione intersettoriale fra tutte le componenti del “System Care”, dando l’impulso all’elaborazione di un protocollo condiviso dalla rete assistenziale per il follow up dei bambini nati SGA per la prevenzione delle alterazioni neuro-endocrino-metaboliche del bambino nato SGA.
Nella II giornata si affronterà, invece, il rilevante problema del “passaggio” degli adolescenti dalle cure del Pediatra di Famiglia a quelle del Medico di Medicina Generale, mirante, tra l’altro, ad individuare i percorsi più appropriati per una prevenzione attiva e l’educazione alla salute.
I medici del territorio si configurano come “sentinella” del disagio giovanile, nel tentativo di riconoscere i segnali di allarme lanciati dall’adolescente, ma anche, e soprattutto, di “regista” degli interventi sia preventivi che di tutela socio-sanitaria che sono sicuramente multidisciplinari.
Pediatra e Medico di Medicina Generale, inoltre, devono rappresentare – per le età di loro competenza – “la cerniera” tra l’adolescente, la famiglia, la scuola; ad essi è, quindi affidato il ruolo d’interlocutore privilegiato non solo per gli aspetti che riguardano la clinica ma anche per quelli psico-sociali.
Eppure, c’è uno spazio temporale nel corso dell’ adolescenza, che il più delle volte si identifica tra la cessazione dell’ assistenza da parte del PdF e la presa in carico del MMG, in cui l’adolescente, di fatto, rimane “orfano” di assistenza, intesa come “ombrello” offerto da chi può esercitare un ruolo di tutor sanitario ma anche di punto di riferimento e di “adulto” di fiducia per il giovane; in alcuni casi, tra il “licenziamento” dal PdF e la scelta del MMG, la stessa regolarizzazione amministrativa avviene dopo mesi o anni.
Inoltre, la complessità e la specificità della materia, assieme alle caratteristiche del profilo psico-comportamentale dell’adolescente, hanno spesso portato ad un approccio incongruo sia sotto il profilo metodologico sia sotto quello clinico e psicologico da parte del PdF e del MMG.
L’incontro si propone di creare la base per l’individuazione di percorsi formativi, comuni alle due figure professionali, che possano consentire un’ottimale handover dell’adolescente dal PdF al MMG e per elaborare possibili risposte efficaci alle problematiche adolescenziali risolvibili con strategie operative finalizzate alla promozione della salute.
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