Progetto nazionale “Inclusi”. Perché nessuno resti fuori

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Inclusione è una parola bellissima e attuale, che significa appartenenza, accoglienza, abbattimento delle
discriminazioni. In qualche modo è legata alla libertà, al rispetto, alla valorizzazione delle diversità. E’ molto
importante insegnarla ai giovani. Una delle aree più sensibili dell’inclusione sociale è quella nei confronti
delle persone diversamente abili. Per esempio, il progetto nazionale “Inclusi. Dalla scuola alla vita, andata e
ritorno”, selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del “Fondo per il contrasto della
povertà educativa minorile”, ha coinvolto oltre 1.000 gli studenti under 18, dei quali più del 40% con
disabilità o altri bisogni educativi speciali, in 5 Regioni italiane (Campania, Lazio, Marche, Lombardia,
Trentino-Alto Adige) in percorsi didattici innovativi che si sono svolti per 3 anni, dal 2021 al 2024, con la
finalità di includere i minori con disabilità e bisogni educativi speciali nella comunità e nella scuola accanto
ai loro coetanei “normodotati”. Grazie alla rete di 70 organizzazioni del Terzo Settore, sono stati sviluppati
progetti e strumenti per l’inclusione dei giovani dentro e fuori la scuola. Nell’articolo Silvia De Vogli,
coordinatrice del progetto, spiega il suo svolgimento.

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