Diete vegetariane in infanzia e adolescenza

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Il numero di vegetariani in Italia è in crescita, l’ultima stima Eurispes relativa al gennaio 2020 riporta che è vegetariano il 6,7% dei cittadini, il 2,2% è vegano, per un totale dell’8,9% della popolazione. Nei regimi alimentari vegetariani e soprattutto vegani possono verificarsi in fase di crescita delle criticità nutrizionali: scarso “valore biologico” delle proteine, per cui è necessario combinare attentamente i vegetali a seconda dell’aminoacido essenziale “limitante” (ossia carente), o ricorrere agli pseudocereali (quinoa, grano saraceno e amaranto), a contenuto di aminoacidi essenziali più equilibrato; carenza di ferro, con rischio di anemia e disturbi nervosi; carenza di vitamina B12, essenziale per la produzione di globuli rossi e per la mielinizzazione delle fibre nervose, per cui la sua carenza causa anemia megaloblastica e danno dello sviluppo neuro-motorio e degli organi di senso; carenza di vitamina D e di calcio, con rischio di scarsa mineralizzazione ossea e osteoporosi; carenza di iodio, con problemi tiroidei; carenza di zinco, che è stata associato a diversi disturbi comportamentali, cognitivi e motori; carenza di acidi grassi Omega-3 (acido eicosapentaenoico- EPA- e acido docoesaenoico- DHA), che svolgono un ruolo essenziale per lo sviluppo cerebrale e le funzioni retiniche dalla nascita fino all’adolescenza, oltre che per la prevenzione delle malattie coronariche, dell’ipertensione, del cancro, del diabete e delle malattie infiammatorie e autoimmunitarie. Gli studi hanno trovato tuttavia anche numerosi vantaggi delle diete vegetariane negli adulti (controllo del peso, della pressione arteriosa, di glicemia e colesterolo, della funzione intestinale ed epato-biliare). Per orientare chi sceglie la dieta vegetariana ad alimentarsi correttamente è stato elaborato il “PiattoVeg”, una guida nutrizionale basata sui cibi della tradizione mediterranea. In conclusione, per gli adulti non ci sono rischi per la salute nel seguire un regime vegetariano, se ben condotto. Invece, non si hanno dati di sicurezza sugli effetti delle diete vegetariane/vegane della madre sullo sviluppo auxologico e/o psicomotorio del feto e del lattante nutrito al seno. Se è seguita dal bambino, la dieta vegetariana va poi accuratamente monitorata, supportata e rinforzata durante tutto l’arco dell’età evolutiva fino al completamento dello sviluppo.

Per approfondire:

Vegetarian diets in children: a systematic review. Schürmann S, Kersting M, Alexy U. Eur J Nutr. 2017 Aug;56(5):1797-1817. doi: 10.1007/s00394-017-1416-0.

Position paper on vegetarian diets from the working group of the Italian Society of Human Nutrition. Agnoli C, Baroni L, Bertini I, Ciappellano S, Fabbri A, Papa M, Pellegrini N, Sbarbati R, Scarino ML, Siani V, Sieri S. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2017 Dec;27(12):1037-1052. doi: 10.1016/j.numecd.2017.10.020.

Developing a Food Exchange System for Meal Planning in Vegan Children and Adolescents. Menal-Puey S, Martínez-Biarge M, Marques-Lopes I. Nutrients. 2018 Dec 25;11(1):43. doi: 10.3390/nu11010043.

 

http://www.lospeakerscorner.eu/dieta-vegetariana-fa-bene-o-fa-male/