Frutta a guscio nella dieta

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Esistono due grandi famiglie di frutta: la frutta fresca e la frutta secca o a guscio, di cui mangiamo il seme
contenuto in un guscio esterno duro (diversa è la frutta fresca essiccata, come uvetta, prugne, albicocche,
fichi secchi, datteri, frutta candita). La frutta a guscio può essere “nostrana” (noci, castagne, nocciole,
mandorle, pistacchi e pinoli) o “di importazione” (arachidi, noci brasiliane, noci pecan, anacardi,
macadamia). Contenuto: alta percentuale di grassi, che sono grassi “buoni” per il metabolismo (Omega 9,
Omega 6, Omega 3) e danno molta energia; proteine ricche di arginina; pochi zuccheri (tranne le castagne);
tanta fibra, vitamine liposolubili e idrosolubili, minerali, oligoelementi, antiossidanti. Non richiede la
conservazione in frigorifero, ma teme l’umidità e il calore (rischio di contaminazione da micotossine e
salmonella). Le linee guida nutrizionali raccomandando una porzione giornaliera di 30 grammi. Tanti gli
effetti benefici sulla salute: controllo di colesterolo, glicemia, peso, riduzione rischio cardiovascolare,
contrasto all’infiammazione e alle malattie croniche non trasmissibili.

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