Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga

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#People First, le persone al primo posto, è il motto scelto quest’anno dall’Onu per celebrare il 26 giugno la Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga. Solo dieci giorni fa, il 16 giugno, l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, nella sua Relazione 2023, ha evidenziato che nel Vecchio Continente rimane elevata la disponibilità per tutti i tipi di sostanze e, in particolare, cannabis, cocaina, crack invadono il mercato Ue. In occasione della Giornata mondiale, la Federazione italiana comunità terapeutiche (Fict) lancia lo slogan “#EduCare alle relazioni”, per riflettere sull’importanza dell’ascolto dei giovani ma anche degli adulti, per prendersi cura e ripartire da un rinnovato patto educativo basato su valori e ricerca di senso. Dichiara il presidente, Luciano Squillaci: “I fattori che intervengono nell’ambito delle dipendenze sono tantissimi, per cui non è efficace intervenire semplicemente partendo dalla dipendenza stessa, che è solo l’esito, l’effetto, bisogna lavorare sulle cause, il che è possibile solo rimettendo al centro la persona. Con la scelta del tema di quest’anno per la Giornata, People First, finalmente non si mette a fuoco la questione delle sostanze, ma si ragiona di persone. Anche perché dipendenza non è solo da sostanze illegali, esistono dipendenze da sostanze legali, come alcol o psicofarmaci, poi ci sono dipendenze comportamentali, gioco d’azzardo, internet, ma anche dipendenze affettive. Bisogna affrontare le dipendenze considerando la complessità e l’unicità di ogni persona i suoi bisogni effettivi. Chi ha un problema di dipendenza ha anche un problema di carattere sanitario, sociale, economico, lavorativo, relazionale, in molti casi di carattere giudiziario. Dobbiamo abbandonare le sterili ideologie. Mentre si sta a discutere sulla legalizzazione della cannabis, ormai si stanno affermando in modo esponenziale la cocaina e il crack. E molti che prima iniziavano con la cannabis adesso iniziano direttamente da cocaina e crack. Oggi il ricorso alla droga rappresenta come un elemento di automedicazione. La scelta dell’eroina era fatta per estraniarsi dal contesto. Oggi il bisogno è quello prestazionale, di conseguenza la cocaina risponde a questo tipo di richiesta. Oggi la droga non è più trasgressione. Il messaggio che abbiamo inculcato ai nostri giovani è che non esiste più un limite e, quindi, non esiste neanche più la necessità di trasgredire. Un altro elemento è che ormai parlare di assuntori di una singola sostanza non è più possibile: la stragrande maggioranza, direi la totalità, è costituita da poli assuntori, che mixano diverse sostanze in base a ciò che offre il mercato, ma anche delle diverse esigenze: alcol, psicofarmaci, cocaina, eroina, allucinogeni, la cannabis, che resta al primo posto. Rispetto ai dati diffusi il 16 giugno dall’Osservatorio europeo droghe, l’Italia si colloca esattamente in linea con quelli europei: un aumento rilevante della cocaina, un ritorno degli oppiacei e il dato che l’età della prima assunzione continua ad abbassarsi costantemente. Per questo è importante mettere al centro la persona, che significa mettere al centro le relazioni che la qualificano. La sfida vera che va vinta è quella educativa. Per scendere in campo ora servono le risorse. Tra le nostre richieste, c’è quella di istituire nuovamente il Fondo per la lotta alla droga, che nel 2004 inopinatamente è stato eliminato”.

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https://www.agensir.it/italia/2023/06/26/droga-squillaci-la-vera-sfida-da-vincere-e-quella-educativa-ripartendo-dalle-relazioni/?fbclid=IwAR0kQssY22vs6XwARTkOFXPhbfQkyry374G_ebY1eXw7E8Awgm3E6zXyrPE