Il pedagogista Alberto Pellai lancia l’allarme: “Lo spostamento della vita dal reale al virtuale, con l’uso
precoce e pervasivo di dispositivi elettronici, ha sottratto ai ragazzi esperienze fondamentali di gioco tra
pari e confronto diretto con le sfide quotidiane, cruciali per lo sviluppo di competenze emotive, cognitive e
socio-relazionali. Inoltre, l’iperprotezione genitoriale, con intervento immediato al primo segno di fragilità,
ha privato i ragazzi della possibilità di sperimentare, combattere, apprendere dalle cadute. Il risultato è una
generazione ansiosa- titolo del nuovo libro di Jonathan Haidt_ che guarda al futuro con timore, percependo
più rischi che opportunità. Per invertire la rotta, serve un’alleanza tra le agenzie educative, in primis la
scuola, creando una comunità educante coesa”.
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