Leonardo Tei, dirigente della UOC Pediatria dell’Ospedale di Brunico, Bolzano, Azienda sanitaria dell‘Alto
Adige, presenta sulla Rivista Italiana di Medicina dell’Adolescenza (Volume 22, n. 2, 2024) lo studio che ha
effettuato col tutoraggio di Carlo Alfaro (UOC di Pediatria OO.RR. Penisola sorrentina, Vico Equense, Napoli)
per la tesi del suo Master in Medicina dell’Adolescenza presso l’Università de L’Aquila. L’assistenza sul
territorio all’adolescente è garantita nella Legislazione italiana dalla rete della pediatria di famiglia fino ai 14
anni (in caso di patologie croniche 16 anni), anche se dai 7 anni la famiglia può far seguire il figlio dal
medico di medicina generale. Consultori e sportelli di ascolto hanno diffusione poco omogenea sul
territorio. Il pediatra, per motivi culturali e relazionali, risulta il medico più adatto ad assistere
l’adolescente, come indicato dalle istituzioni scientifiche, e anche per gestire la fase di transizione alle cure
del medico dell’adulto, particolarmente delicata nel caso di adolescenti affetti da malattia cronica. Nel
complesso, nonostante gli elevati bisogni di salute della fascia adolescenziale, questi risultano ancora
incompletamente soddisfatti in Italia.
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