La pandemia accelera

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Mentre la pandemia accelera nel mondo, l’Europa concentra il maggior numero di nuovi casi: attualmente il Covid-19 è la quinta causa di morte in Europa. L’Italia è il 15esimo Paese nel mondo per numero di contagiati, 13esimo per numero di casi rispetto agli abitanti, quinto per decessi; nella mappa del Centro di malattie europee è diventata zona rossa. Siamo in piena seconda ondata anche se la prima ondata non si era mai arrestata: la curva epidemica appare in crescita esponenziale, ma il picco è ancora lontano. Il tasso di positività dei tamponi è alto (13,3%), aumentano anche i casi sintomatici e i ricoveri in degenza ordinaria e in terapia intensiva. Più colpita sempre la Lombardia, seguita dalla Campania. I focolai attivi sul territorio nazionale crescono. I focolai si verificano soprattutto in ambito domiciliare. Aumentano pure i focolai nelle scuole. Attualmente l’epidemia è generalizzata in tutto il Paese. Fortunatamente la letalità attuale è dello 0,27%, contro il 6% di marzo. La possibilità di contenimento dell’epidemia attraverso il tracciamento non è più sostenibile dato il numero elevato di casi. Inizia il sovraccarico di pronto soccorso e reparti ospedalieri, anche per insufficienza delle unità di assistenza domiciliare Usca. Il rischio è considerato alto se si supera il riempimento dei posti letto del 40% per l’area medica e 30% per le terapie intensive; per fortuna dopo il lockdown i posti sono stati aumentati ma se il ritmo di riempimento continua così tra un mese si satureranno. Il rischio di un lockdown generale (scenario 4) si avvicina, con tutte le conseguenze negative rimarcate dall’Oms, che consiglia fin quando possibile lokdown locali e temporanei.

Covid-19, fotografia di fine ottobre