Newsletter Dicembre 2018
In questa newsletter desideriamo presentarvi:
- SIMA: riconosciuta dal Ministero della Salute tra le Società Scientifiche accreditate per le linee guida
- la sintesi del nostro Congresso tenutosi a l’Aquila il 20 ottobre 2018
- Sessione Poster e vincitori
- i nostri eventi del dicembre 2018
- Journal Club
Buona lettura!
Gabriella Pozzobon e il Direttivo SIMA
SOCIETA’ SCIENTIFICHE ACCREDITATE
La Sima è stata riconosciuta dal Ministero della Salute tra le Società Scientifiche accreditate e abilitate a produrre linee guida (in allegato le Società accreditate).
Per noi una grande soddisfazione ed un tassello in più!
CONGRESSO L’AQUILA
Sabato 20 ottobre si è tenuto il V Corso Nazionale Società Italiana Medicina dell’Adolescenza: una densa giornata di aggiornamento e confronto su tutte le novità e problematiche socio-sanitarie dell’adolescente oggi. Obiettivo principale dell’evento formativo, far emergere l’importanza dell’attenzione alle problematiche adolescenziali che, nell’attuale scenario internazionale appaiono quanto mai significative per la tutela della salute globale.
Nella prima sessione si è affrontato il tema “Le malattie croniche e rare in adolescenza: approccio assistenziale, sviscerato da diverse angolazioni da Piernicola Garofalo (Palermo), Lorenzo Iughetti (Modena) Francesco Brancati (L’Aquila). La seconda sessione: “L’attività sportiva nell’adolescente con malattia cronica e con disabilità” ha visto il contributo di Armando Grossi (Roma), Giulia Cafiero (L’Aquila), Ugo Giordano (Roma).
A seguire, con L’adolescente in Pronto Soccorso, è intervenuta Rossella Gaudino (VR).
Grande interesse poi per la sessione Poster, con le comunicazioni di vario argomenti,a testimonianza della vivacità della cultura e della ricerca dei giovani adolescentologi italiani.
La prima sessione pomeridiana, ha visto in scena le problematiche endocrinologiche in adolescenza, con gli interventi di Giovanni Farello (l’Aquila) (L’evoluzione del timing dello sviluppo puberale) e Gabriella Pozzobon (Milano) (Deficit di GH nell’età di transizione).
Nella sessione successiva, Alimentazione e Adolescenti: dalla magrezza patologica all’obesità grave, focus sui problemi dell’alimentazione, con gli esperti Graziano Grugni (Verbania), Simonetta Marucci (Perugia), Andrea Vania (Roma).
Per finire, le problematiche psicosociali nella sessione che ha visto l’intervento della psichiatra Rosalba Trabalzini su Percezione di sé e autostima dell’adolescente e dell’avvocato e criminologo Eleonora Nocito su Profili di responsabilità legale nel Cyberbullismo.
Riportiamo le conclusioni della presidente SIMA: «Do il benvenuto nella SIMA a tutti coloro che per inclinazione personale o per competenze professionali vogliono prendere parte e condividere con noi questo entusiasmante percorso, animato da spirito di apertura e trasversalità verso tutto ciò che ruota attorno all’adolescenza. Il numero dei nostri Soci sta aumentando progressivamente e di questo vi ringrazio personalmente per la fiducia e l’interesse dimostrato. Ma in particolare, il mio grazie va a loro, agli adolescenti di cui ci occupiamo, che col loro essere così unici, speciali, imprevedibili eppure incredibilmente teneri ci stimolano a dare il massimo per aiutarli, sensibilizzando l’opinione pubblica al concetto di Adolescenza e potenziando le competenze degli operatori al fine di migliorare la prevenzione, l’assistenza e le cure in questa fase delicata e irripetibile della vita».
Sessione Poster:
Molti e tutti interessanti i contributi provenienti dalle “giovani leve” dell’adolescentologia italiana: Ilaria Di Giovanni del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale Abruzzo, ha analizzato la prevalenza di malattie prevenibili in 1311 adolescenti di 14-18 anni e 6698 giovani adulti di 19-35 anni. Con “Bambini obesi metabolicamente sani e rischio cardiovascolare: uno studio caso-controllo”, Annarita Antenucci e i suoi colleghi della Clinica Pediatrica dell’Università dell’Aquila hanno valutato la misurazione dello spessore carotideo medio-intimale (CIMT) come indicatore di rischio cardio-vascolare nei bambini obesi senza e con alterazioni metaboliche e in una popolazione di controllo di bambini normopeso. Nello studio “Influenza dell’antropometria sulla percezione della qualità della vita in un gruppo di ragazzi”, Nicoletta Equizi e i suoi colleghi della Clinica Pediatrica con Auxologia dell’Università degli Studi dell’Aquila hanno valutato la correlazione tra misurazioni antropometriche e la percezione della qualità della vita in un gruppo di soggetti in età evolutiva praticanti sport e nei loro genitori. In “Ipertensione in bambini ed adolescenti affetti da diabete di tipo 1: alta prevalenza identificata tramite l’utilizzo del monitoraggio pressorio ambulatoriale”, Valentina Cenciarelli e i suoi colleghi dell’Università degli Studi di Modena hanno analizzato la prevalenza di ipertensione in una popolazione di adolescenti con diabete tipo 1 utilizzando sia il metodo oscillometrico tradizionale che quello 24h-ABPM, valutando l’utilità di quest’ultimo nella diagnosi precoce di ipertensione. In “Valutazione della secrezione di GH nei pazienti con sindrome di Prader-Willi durante l’età della transizione”, Graziano Grugni e i suoi colleghi del Gruppo di Studio delle Obesità Genetiche della SIEDP hanno valutato la secrezione stimolata di GH in un gruppo di adolescenti con sindrome di Prader-Willi, contraddistinta come è noto da bassa statura e deficit di GH in oltre l’80% dei casi. Con la descrizione del “Follow up a lungo termine di due casi di somatotropinomi pediatrici”, Silvia Filipponi e i suoi colleghi dell’Università degli Studi dell’Aquila hanno studiato per oltre 10 anni due casi di somatotropinomi pediatrici portatori di gene AIP, il principale gene di predisposizione per acromegalia familiare o ad esordio giovanile. Nel contributo “Controllo dell’asma in età adolescenziale: una sfida difficile”, Diana De Bellis della U. O. Pediatria, IRCCS Ospedale San Raffaele, Università Vita Salute San Raffaele, Milano, partendo dal caso clinico di un’adolescente con asma acuto in pronto soccorso, sottolinea la necessità di un’attenta gestione del paziente adolescente asmatico, attraverso una terapia farmacologica di fondo, la corretta educazione del paziente e uno stretto follow-up. Col titolo a effetto “Il cuore nel pallone: un caso di miocardite linfocitaria cronica attiva”, Cristina Partenope, dell’Ospedale San Raffaele, rimarca sulla base di un insolito caso clinico la necessità, nella diagnosi differenziale del dolore toracico in età pediatrica, di indagare la patologia cardiaca attraverso dosaggio della troponina sierica. In “Sindrome di Noonan e Rasopatie: rischio-beneficio del trattamento con Ormone della Crescita in una coorte monocentrica di pazienti”, Marta Adavastro dell’IRCCS Ospedale San Raffaele discute degli effetti della terapia con GH nella Sindrome di Noonan, appartenente al gruppo delle Rasopatie, caratterizzate tra l’altro da bassa statura. Infine, Umberto Cattini e i suoi colleghi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia con “Identificazione precoce del danno renale negli adolescenti con drepanocitosi” hanno approfondito l’utilità della Cistatina-C (Cys-C) come marker precoce di danno renale nei ragazzi con drepanocitosi.
I lavori presentati da Nicoletta Equizi (L’Aquila), Cristina Partenope (Milano) e Umberto Cattini (Modena) sono stati ritenuti meritevoli di un premio eno – gastronomico
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PROSSIMI EVENTI:
II Corso residenziale di Adolescentologia : Milano 15 Dicembre 2018 il programma è scaricabile dal sito S.I.M.A.
X edizione “Dal neonato all’adolescente” Palermo 14 – 15 Dicembre 2018
JOURNAL CLUB:
Body Image Dissatisfaction and the adrenarchal transition
Elizabeth K. Hughes, Lisa K. Mundy, Helena Romaniuk, Susan Sawyer, Melissa Wake, Joanne Williams, Timothy Old, Nicolas B. Allen, George C. Patton.
Journal of Adolescence Health 63 (2018) 621 - 627
La pubertà rappresenta un importante momento di transizione in cui il rischio di insorgenza di disordini alimentari e l’insoddisfazione verso il proprio aspetto fisico è molto elevato.
In questo studio sono stati analizzati i livelli degli ormoni androgeni (deidroepiandrosterone, deidroepiandrosterone solfato e testosterone) in 1239 soggetti maschi e femmine tra gli 8 e i 9 anni.
Durante la fase più precoce della pubertà, ovvero l’adrenarca, l’insoddisfazione verso il proprio corpo è stata associata a livelli ormonali più elevati di deidroepiandrosterone e testosterone rispetto ai coetani. Secondo lo studio i bambini che presentavano uno sviluppo puberale più precoce presentavano un maggior tasso di insoddisfazione. In maniera specifica le femmine che mostravano livelli più alti di DHEA e testosterone e i maschi con livelli maggiori di testosterone presentavano una maggiore insoddisfazione verso il proprio aspetto fisico. Ciò suggerisce come l’adrenarca possa rappresentare un momento di transizione molto delicato per lo sviluppo di problematiche riguardanti la visione del proprio aspetto fisico. E’ tuttavia ancora non chiaro se ci sia un effetto neuroendocrino diretto degli ormoni androgeni o se semplicemente l’insoddisfazione sia una reazione legata ai cambiamenti fisici e all’aumento del BMI che accompagna l’adrenarca.
Infine lo studio ha considerato diverse varianti quali le caratteristiche fisiche del bambino, il BMI, lo status socio economico e la famiglia, ed ha mostrato come in realtà non ci sia una forte associazione tra i livelli ormonali e l’insoddisfazione verso il proprio corpo, ma piuttosto che quest’ultima si associ a un elevato BMI.
The effect of cannabis exposure on pubertal outcomes
Danielle Sims, Sama Anvari, Yung Lee, Zainab Samaan, Laura Banfield, Lehana Thabane. M. Constantine Samaan
Adolescent Health, Medicine and Therapeutics 2018:9 137-147
Con la legalizzazione in diversi Paesi dell’uso della cannabis come medicinale e con la restrizione meno severa al suo uso ricreativo, si sta espandendo l’accesso della cannabis all’utilizzo nei bambini. Mentre se ne conoscono gli effetti sullo sviluppo neuropsichico e mentale, studi sugli effetti nella maturazione sessuale e nella pubertà sono pochissimi. Sono stati effettuati studi su animali che hanno mostrato un ritardo nello sviluppo puberale, in maniera più specifica il delta 9 tetraiidrocannabinolo, ovvero il principio attivo della cannabis, è stato associato a ritardo puberale e ritardo nello spurt puberale. Gli studi su bambini e adolescenti sono molto pochi e hanno dato risultati contrastanti. In particolare sono stati analizzati solo soggetti di sesso maschile che mostravano comunque un ritardo puberale e ridotto spurt puberale. In un caso sono stati osservati bassi livelli di testosterone con l’uso della cannabis, mentre in un altro caso sono stati alti livelli di LH, testosterone e cortisolo, ma bassi livelli di GH. Quest’ultimo studio suggerirebbe come l’uso della cannabis possa accelerare la pubertà e sopprimere la crescita.
Ad oggi si rendono comunque necessari ulteriori studi che vadano a valutare meglio l’impatto che l’uso della cannabis ha sull’aspetto fisico e sulla salute di un adolescente, rispetto all’impatto sullo sviluppo neuro cognitivo.
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