Carissimi soci,
mi preme innanzitutto ringraziare i Colleghi del precedente Direttivo e tutti coloro che mi hanno invitato, indicato e sostenuto in questa nuova avventura professionale. Desidero inoltre ringraziare i colleghi del nuovo Consiglio Direttivo per lo spirito di squadra con il quale tutti si stanno impegnando.

Lo spirito che desideriamo perseguire è in naturale continuità con quanto già svolto con una possibile nuova apertura e trasversalità verso tutto ciò che dall’adolescenza necessiterebbe poi di una presa in carico assistenziale dedicata nell’ambito della medicina dell’adulto. Tale esigenza nasce dal fatto che se  da un lato l’adolescenza - con l’abbandono delle cure del pediatra - tuttora rappresenti un periodo della vita che sotto un profilo medico risulta una “terra di nessuno", dall’altro si assiste ad un aumentata richiesta di presa in carico da parte di quelle patologie croniche ad insorgenza nella età evolutiva che grazie ai progressi scientifici “approdano” all’età adulta.

Nell’intento di ampliare e arricchire l’azione della SIMA nei confronti dell’adolescente nel campo delle riconosciute criticità di questa fase della vita, drammaticamente acuitesi nel corso della pandemia in atto, obiettivo della Società sarà anche quello non solo quello di sensibilizzare il concetto di “Adolescenza” ma anche  di diffondere il concetto di “AYA” (adolescent-young adult) soprattutto per quelle categorie che necessitino di una continuità di presa in carico assistenziale.

Viene da SIMA percepita la necessità di adeguare e in un certo modo “resettare” le competenze sia nel mondo della medicina dell’età evolutiva che in quella dell’età adulta al fine di offrire la migliore risposta ai bisogni assistenziali cercando di disegnare delle modalità di transizione (“bridging”) per quelle condizioni di cronicità ad insorgenza pediatrica o per patologie per le quali sia variata la storia clinica di malattia grazie a nuove scoperte terapeutiche. Sotto questo aspetto risulta inoltre necessario a nostro avviso un coinvolgimento attivo da parte della Medicina del Territorio, ambito nel quale appunto viene espressa la necessità di continuità di cura. Inoltre viene riconosciuta all’interno di SIMA una importanza fondamentale al mondo dello Sport e della Medicina dello Sport quali strumenti per inclusione ed interazione sociale nelle condizioni di disagio, quali possibili terapie non farmacologiche di patologie come obesità e s. metabolica, oltre che come necessaria valutazione del livello di fitness desiderabile ad esempio in situazioni di cronicità quali malattie congenite o storia clinica di pregressa patologia oncologica.

Pertanto, diamo il benvenuto a tutti coloro che per inclinazione personale o per competenze professionali desiderino condividere ed implementare con noi questo progetto, indipendentemente dalla appartenenza ad un ambito più strettamente pediatrico.

Cogliamo inoltre l’occasione assieme a tutti i componenti del nuovo Consiglio Direttivo in carica per porgere a tutti i migliori Auguri per le imminenti festività.

Il presidente
Armando Grossi