Confermato dalla scienza il fatto che la notte tutto sembra più triste e complicato, mentre al mattino la
nostra visione del mondo migliora: secondo uno studio pubblicato sulla rivista BMJ Mental Health, la
maggior parte delle persone tende a sentirsi meglio al mattino (felicità, soddisfazione nella vita, senso di
realizzazione) e peggio intorno alla mezzanotte, con l’affiorare di sintomi depressivi e ansiosi e senso di
solitudine. Gli studiosi suggeriscono che le fluttuazioni giornaliere possano essere spiegate da fattori
fisiologici, come il ritmo circadiano e i livelli di cortisolo, che raggiunge il picco al risveglio e il minimo prima
di dormire. Il benessere mentale è risultato più basso anche a metà settimana e in inverno.
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