Un documento pubblicato sulla rivista Acta pediatrica elaborato dalla European Confederation of Primary
Care Pediatricians (ECPCP) insieme con la European Academy of Paediatrics (EAP) chiede il divieto di utilizzo
per i giovani delle sigarette elettroniche e la possibilità per gli adulti di acquisto solo con ricetta medica che
attesti la dipendenza dal fumo di sigaretta, quindi in terapia disintossicante. La motivazione è che una
sigaretta elettronica (con nicotina) contiene fino a 10 volte il quantitativo di nicotina di una sigaretta di
tabacco; i ragazzi che le fumano possono avere nel breve periodo effetti acuti anche gravi a livello
respiratorio, cardiovascolare e oculare, per i prodotti tossici che contengono, come la sindrome Evali (E-
cigarette or Vaping use Associated Lung Injury), che può causare morte per insufficienza polmonare acuta,
mentre nel lungo periodo sviluppare dipendenza dalla nicotina. In letteratura iniziano anche a comparire
dati sugli effetti delle sigarette elettroniche sul feto per le donne che fumano in gravidanza e gli effetti
carcinogeni a lungo termine. Il progetto di indagine scolastica europea su alcol e altre droghe Espad 2019
ha rilevato che gli adolescenti e i bambini (con meno di 11 anni) utilizzano frequentemente questi nuovi
prodotti, sia con nicotina (Nncps) sia senza nicotina (Nnds), specialmente nei paesi ad alto reddito.
L’indagine ha rilevato anche elevati tassi di prevalenza giovanile per l’uso duale (entrambi i prodotti) in
quanto l’uso esclusivo di questi prodotti con nicotina o senza nicotina può fungere da punto di accesso al
fumo di sigaretta tradizionale.
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