Sulla RIMA focus sulla disregolazione emotiva nell’anoressia nervosa

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Sulla rivista RIMA edita da Scripta Manent, Vol. 22 – n. 1 – 2024, disponibile e scaricabile su questo sito,
focus sulle terapie psicologiche nei disturbi del comportamento alimentare: “La disregolazione emotiva nei
pazienti affetti da anoressia nervosa in seguito al trattamento psicologico: evidence mapping review”, pag.
1 (Enrica Cogodi, Jessica Ranieri, Dina Di Giacomo, Giovanni Farello). I disturbi alimentari, di cui le tre
principali entità cliniche sono, secondo il DSM-5, l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da

binge-eating, sono dei complessi disordini psichiatrici caratterizzati da comportamenti compensatori e
restrittivi (riguardo alimentazione e attività fisica) e preoccupazione per il proprio corpo. Queste malattie
coinvolgono sia la salute fisica che quella mentale: funzionamento interpersonale compromesso, ridotta
qualità della vita, comorbidità cliniche e psichiatriche, elevati livelli di mortalità. Insorgono per lo più nella
prima e seconda adolescenza, soprattutto tra le ragazze. Le condotte alimentari alterate sono considerate
strategie disfunzionali di regolazione emotiva (difficoltà in riconoscimento, espressione, consapevolezza e
comprensione delle emozioni, alterata accettazione delle esperienze emotive, difficoltà nel controllo dei
comportamenti impulsivi e nel perseguire i propri obiettivi nonostante stati emotivi negativi, mancanza di
strategie emotive funzionali e adatte al contesto e mirate al problem-solving). Pertanto, il trattamento
psicologico risulta fondamentale. I più comuni interventi psicologici sono: la terapia dialettico-
comportamentale (DBT), che mira all’acquisizione di specifiche skills nella gestione degli stati emotivi
negativi che generi nuove strategie di coping (come la mindfulness, la tolleranza del distress e la
regolazione emotiva); la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che si propone di aiutare i pazienti ad
individuare i pensieri e gli schemi disfunzionali di ragionamento e di interpretazione della realtà, al fine di
sostituirli e/o integrarli con convinzioni più funzionali; la terapia familiare (FBT) e la terapia di gruppo
multifamiliare (MFTG), focalizzate sull’instaurazione di rapporti familiari funzionali; il trattamento basato
sulla mentalizzazione (MBT) incentrato sullo sviluppo del funzionamento riflessivo e sulla riduzione delle
difficoltà emotive e interpersonali. Obiettivo della review è stato identificare l’attuale evidenza dell’impatto dei trattamenti psicologici sulle difficoltà di regolazione emotiva e sui sintomi psicologici nei pazienti con
disturbi alimentari, soprattutto l’anoressia nervosa. Metodi: è stata eseguita una ricerca su PubMed e Web
of Science dal 2013 al 2023 utilizzando i termini “anoressia nervosa” e “disregolazione emotiva”. Dei 278
articoli iniziali, sono state incluse 15 pubblicazioni. Risultati: l’acquisizione di nuove strategie di coping,
attraverso la DBT, la CBT la FBT/MFTG e la MBT determina una riduzione dell’utilizzo di modalità di
regolazione emotiva disfunzionali con miglioramento dell’ansia e dell’alessitimia. Conclusioni: l’approccio
biopsicosociale (Engel) che considera la salute (e la malattia) quale risultato di interazione complessa e
dinamica di fattori biologici (genetici, biochimici, biologici, organici), psicologici (umore, personalità,
comportamento), e sociali (culturali, familiari) potrebbe essere la chiave per sviluppare protocolli e tecniche di intervento efficaci.


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