Trattamento antinfiammatorio farmacologico in bambini e adolescenti con sintomi depressivi: una revisione sistematica e una meta-analisi

Condividi:

Prove crescenti suggeriscono un’associazione tra processi infiammatori e disturbi depressivi, che spesso
emergono durante l’adolescenza. Questo articolo ha esaminato le prove esistenti sull’uso di farmaci
antinfiammatori (compresi acidi grassi polinsaturi, farmaci antinfiammatori non steroidei, inibitori delle
citochine, statine, pioglitazone, corticosteroidi e minociclina o modafinil) nei bambini e negli adolescenti
con disturbi depressivi utilizzando una meta- analisi. Sono stati identificati 19 studi. È stato riscontrato un
effetto significativo ma piccolo a favore degli agenti antinfiammatori nel ridurre i sintomi depressivi nei
giovani con disturbi depressivi. Analisi post-hoc delle sottoclassi di farmaci hanno rilevato un effetto
significativo degli acidi grassi omega-3 nel ridurre i sintomi depressivi. I risultati sottolineano l’importanza di
considerare le vie infiammatorie nel trattamento supplementare dei giovani affetti da disturbi depressivi.
Sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire se gli agenti antinfiammatori sono efficaci solo in una
sottopopolazione di pazienti (biotipo infiammatorio della depressione in gioventù) e/o per alleviare
specifici domini sintomatici della depressione (ad esempio, sintomi cognitivi).
Vai all’articolo:
Vöckel J, Markser A, Wege L, et al. Pharmacological anti-inflammatory treatment in children and
adolescents with depressive symptoms: A systematic-review and meta-analysis. Eur
Neuropsychopharmacol. 2024 Jan;78:16-29. doi: 10.1016/j.euroneuro.2023.09.006.